vittorio camerini architetto - bologna
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Eventi culturali

Merita un curriculum a parte l'attività che l'Arch. Camerini ha dedicato ad eventi culturali.
 
Come Consulente Scientifico della Municipalità Faentina ha creato, le nuove Biennali Internazionali della Ceramica dal titolo "Ai Confini della Maiolica e oltre" guidando e gestendo tutte le componenti degli eventi, dal progetto alla realizzazione, fino alla comunicazione e alle collaborazioni editoriali.
Il credito della città di Faenza verso le musealità (Louvre, Britsh, Prado, Top Kapi, ecc.) e le fondazioni (Picasso, Mirò, Burri, ecc.) hanno permesso all'Arch. Camerini con il supporto del "Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza" di trovare ovunque la collaborazione per i prestiti di ceramiche museali utili a creare gli eventi mostra e infatti dal 1988 al 1993 la città di Faenza riconquista il suo ruolo storico di città leader mondiale della ceramica proponendo eventi e mostre di altissimo livello.
Studiosi, storici, ricercatori, cultori di materia, convergono a Faenza da tutte le parti del mondo, accendendo un interesse diffuso che, in quel momento, portò a Faenza migliaia di visitatori e il moltiplicarsi di donazioni al museo, anche per la lungimiranza del Sindaco Giorgio Boscherini, punto di riferimento imprescindibile dell'intera manifestazione faentina (anche per la capacità di unificare tutte le componenti della propria giunta). La formula dell'evento fu quella di alternare di anno in anno la componente della ceramica antica a quella della ceramica moderna che nell'anno del concorso (dei ceramisti provenienti da tutto il mondo), connotava gli elementi legandoli ai grandi maestri del '900, da Picasso a Mirò a Burri a Baj a Nespolo, ecc.
Parimenti nell'anno dove non c'era il concorso gli eventi mostra erano connotati alla ceramica antica, con una mostra anche di ceramica moderna.
L'inserimento della mostra-mercato con gli antiquari della ceramica (un anno antica e un anno del '900), ha vivacizzato e ampliato l'interesse dei collezionisti con una formula che diceva: "Dall'antiquario al collezionista, dal collezionista al museo" con il criterio della donazione.
L'elenco delle mostre di Faenza, come di tutte le altre, lo si rimanda ad una visura a parte (pagina elenco eventi), pur sottolineando per l'antico la mostra (del 1990) "Le Mille e una Notte" in collaborazione con il Louvre, Prado, ecc. e "Nobilissime Ignobiltà" con il Louvre ed altri musei del 1992, e per la ceramica moderna "Picasso Ceramista" del 1989 e Joan Miró nel 1991, Sebastian Matta nel 1992, e Alberto Burri 1993.
Va premesso che la mostra di Picasso del 1989 promosse la collaborazione con il CERSAIE di Bologna, dove furono presentati di Picasso "I Carreaux di Madoura" con un allestimento unificato (su progetto dello Studio Camerini) che conteneva anche i l progetto di "Carlo Scarpa" del Museo di Palazzo Abatellis a Palermo.
Quando la mostra di Picasso alla Biennale di Faenza si concluse, fu trasferita a Viterbo in Palazzo Brugiotti, da Lanfranco Lanzi che ebbe il merito di diffondere l'immagine di Faenza e del suo museo nel centro sud Italia.
 
Un'altra importante collaborazione fu quella con Palazzo Reale a Milano, dove il padiglione ricostruito al vero del Budoire d'Amore di Palazzo Milzetti, per la mostra del neoclassico su Felice Giani e fu presentato nella mostra curata dal Prof. Renato Barilli su "Preraffaelliti e Nazareni".
 
Per brevità vanno citati gli eventi culturali curati dallo Studio Camerini quali "La Mostra Bella" prima a Palazzo Re Enzo, poi a Palazzo Albergati, poi al Centro Fieristico fra il 1984 e il 1994 con le mostre collaterali visibili a parte.
La collaborazione con Acropoli condotta dal Prof. Carlo Amadori al centro fieristico di Verona, ha coinvolto lo Studio Camerini sia per "Abitare il Tempo" che per "Tesori dal Tempo", con proposte di design e allestimenti di forte innovazione.
Per F.M.R. lo Studio Camerini ha progettato gli allestimenti di tutte le mostre realizzate. Sono almeno 15 quelle più prestigiose e capaci di coinvolgere la città, quali "La Medea" di P. P. Pasolini con Maria Callas o la mostra su Meret Oppenheim, avanguardia e icona della cultura radicale (di Max Ernst, Breton, Giacometti), che con le foto di Man Ray ha reso Meret "Musa della femminilità algida" degli anni '30. Altro evento rilevante fu la mostra dal titolo "Il Mistero di Cocteau", padre delle avanguardie degli anni '20/'30.
 
Nel ruolo di Presidente dell'Ordine degli Architetti ha promosso molte iniziative fra le quali quella sul Diritto d'Autore con prestigiosi relatori.
Camerini propose al Soprintendente Arch. Elio Garzillo (della Soprintendenza Architettonica) la creazione nella antica Chiesa di San Mattia dell'Osservatorio sull'Architettura.
Partecipò a molte iniziative culturali e su invito del Magnifico Rettore Fabio Roversi Monaco, fu relatore al Simposio sull'Olocausto nel complesso universitario di San Giovanni in Monte.
 
Facendo parte della redazione della rivista "Inarcassa" ha pubblicato articoli sulla cultura dei grandi personaggi del passato (Leonardo, Michelangelo, ecc.) sulla musica dei cantautori moderni (F. Battiato, V. Rossi, L. Dalla, ecc.), e articoli sui grandi architetti del '900 (F. L. Wright, O. Niemeyer, Le Corbusier, ecc.), con oltre 49 articoli fra il 2005 e il 2015 e lo studio dei palazzi storici di proprietà di Inarcassa dai quali è derivato il prestigioso volume "Dodici palazzi storico testimoniali".
2017 Vittorio Camerini Architetto - Bologna
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